Il termine Villa si riferisce ad una tipologia architettonica il cui significato si è evoluto nel corso dei secoli.
In epoca romana, la villa era una casa di campagna costruita per le classi sociali più elevate.
In epoca immediatamente successiva, parlando di villa, ci si
riferisce ad una sorta di villaggio, simile ad una fattoria fortificata
ed autosufficiente ed i cui abitanti erano chiamati "villani” o
"villici”.
E’ con le due opere di Leon Battista Alberti, De re edificatoria e Villa che si comincia a parlare
della villa come luogo di piacere e di ozio.
Nelle ville rinascimentali, il cui primo esempio viene considerato Villa Medici a Fiesole,
vengono per la prima volta abbandonati i caratteri tipicamente militari
e difensivi tipici di castelli e caseggiati rustici medievali.
Questa nuova concezione di villa si diffonde poi dalla Toscana alle altre corti.
Le ville venete palladiane, costruite
nel XVI secolo nella zona di Vicenza e lungo la riviera del Brenta
restarono esempi assai influenti per oltre quattro secoli.
E’ assai interessante osservare come il termine "Villa” sia di uso
comune anche nella lingua inglese. Agli inizi del XVIII secolo, infatti,
anche in Inghilterra si fece avanti questo nuovo tipo di architettura
tipo di architettura ed il termine "Villa" venne così ufficialmente
adottato anche in Inglese.
Nel XIX secolo si comincia a parlare di villa
semplicemente per riferirsi agli edifici isolati in campagna, per
sottolineare la contrapposizione alle dimore a schiera, unite tra loro. Questo un breve excursus sulla storia della tipologia architettonica protagonista di questo portale, la Villa di lusso; che si parli di un casale convertito in prestigiosa dimora, di una villa moderna, di un castello, di una villa medicea o di una villa all’estero.
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